bilancio europeo

FSE+ fra le macerie Covid e la transizione verde

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Dopo un anno di pandemia, la crisi sanitaria e le restrizioni alla circolazione come misure anticontagio, hanno inevitabilmente portato a ricadute socio-economiche pesanti, anche in molti paesi europei. Mentre nell’UE…

Le frontiere del bilancio

di Paola Boffo – Nella formazione del Consiglio UE “Affari generali” (CAG) si svolge, in genere una volta al mese, il coordinamento dei preparativi per le riunioni del Consiglio europeo. Il CAG, composto essenzialmente dai ministri degli affari europei di tutti gli Stati membri dell’UE, è inoltre responsabile di una serie di settori politici trasversali, tra cui l’allargamento dell’UE e i negoziati di adesione, l’adozione del quadro finanziario pluriennale (il piano di bilancio settennale dell’UE), la politica di coesione, questioni relative all’assetto istituzionale dell’UE e altri fascicoli attribuitigli dal Consiglio europeo.
Nella riunione dell’11 dicembre scorso, il CAG ha tenuto un dibattito orientativo sul quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, durante il quale i ministri hanno scambiato opinioni sui principali temi da affrontare e sul calendario dei negoziati. La presidenza austriaca ha presentato una sua relazione sullo stato di avanzamento dei lavori e un progetto di schema di negoziato, che è uno strumento utilizzato per strutturare e facilitare il processo negoziale sul QFP…

L’Impasse di Macron e Merkel

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di Paola Boffo – L’Eurogruppo, nella riunione del 4 dicembre, ha esaminato la situazione generale di bilancio e le prospettive nell’area dell’euro e ha condotto la revisione della situazione economica e fiscale degli Stati membri interessati. La discussione si è basata sui pareri della Commissione sui progetti di piani di bilancio dei 19 Stati membri dell’area dell’euro e sulla comunicazione della Commissione sulla sua valutazione globale dei piani di sviluppo del bilancio.

L’esito della valutazione è sintetizzato nella dichiarazione finale (che si può leggere tradotta in italiano in coda a questo articolo), secondo la quale:

“È la sesta volta che conduciamo questo esercizio e per la prima volta nessun paese presenta questo anno una previsione di deficit eccessivo, cioè superiore al 3% del PIL.”